Le nostre case a rischio per la circonvallazione

La cosiddetta circonvallazione ferroviaria rischia di cambiare per sempre l’aspetto della città e la vita di molti dei suoi abitanti. In San Martino sono 40 le famiglie che vedranno abbattute le proprie case per permettere i lavori. Molto si è detto a proposito del pericolo di rimessa in circolo dei veleni della SLOI, quasi nessuno sa quali zone della città corrono seri rischi di danneggiamenti e di crolli delle proprie case.

GLI “ATTENZIONATI” DI SAN MARTINO, PIETRASTRETTA E SPALLIERA

Sono gli edifici in pericolo a causa delle vibrazioni dovute ai lavori all’ingresso Nord nella galleria. “Attenzionati” proprio per niente! Per le vibrazioni RFI non ha uno studio affidabile, solo un’ipotesi elaborata paragonando opere su suoli molto diversi (linea Milano-Rogaredo/Pavia). Inoltre, le previsioni sono state fatte indicando una sola fresa scavatrice all’opera, quando invece saranno due contemporaneamente, sia a San Martino che a Mattarello. Le case a rischio sono quindi molte di più di quelle mappate da Rfi e, per alcune di queste, è concreto il rischio di esproprio, qualora si passasse alla fase esecutiva del progetto.

FIGURA 1. Studio vibrazionale di RFI. Mappa degli edifici “attenzionati ” in via Pietrastretta e via della Spalliera

 

TUTTA LA MARZOLA (VILLAZZANO E SAN ROCCO IN TESTA, MA ANCHE MATTARELLO) A RISCHIO

Le case ai piedi della Marzola da sempre sono interessate da un movimento di versante profondo (la “paleofrana”) con cui il tracciato di circonvallazione interferisce pesantemente. La circonvallazione, ovvero lo scavo di una doppia galleria che presenta ogni 500 metri tunnel di congiunzione scavati con esplosivi, rischia di accelerare pericolosamente quel movimento. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha denunciato che RFI, nemmeno in questo caso, ha predisposto studi e rilievi adeguati. Nel febbraio del 2022 il Servizio Geologico della Provincia ha diramato l’allarmante comunicato che riportiamo sul retro e che cita anche la località Palazzi di Mattarello (fig. 2).

RISCHI DI ALLAGAMENTO PER LA ZONA DEI SOLTERI

Il treno esce dalla galleria nel quartiere di San Martino (tra Pietrastretta e lo Scalo Filzi) a una profondità di 12 metri, intercettando una falda (acqua sotterranea) che si muove in direzione Sud-Sud/Est. Ancora il Servizio Geologico (fig. 2) mette in evidenza che la circonvallazione si comporterebbe come una diga – si parla di “effetto barriera” – che comporterebbe un innalzamento del livello di falda verso Nord. Da qui il rischio di allagamenti sistemici per seminterrati e cantine in tutta la zona dei Solteri.

 

Figura 2. Estratto dalla nota del Servizio Geologico della PAT (11 febbraio 2022) all’interno del parere VIA della PAT sulla circonvallazione

COSA POSSIAMO FARE?

A livello istituzionale poco si è fatto per rendere noti tali rischi. Spetta dunque a noi condividere le informazioni, conoscerci, progettare forme di tutela, unirci contro quest’opera.

E’ IMPORTANTE RESISTERE a questo ricatto ed a quest’opera dalle implicazioni sociali, ambientali ed economiche pesantissime! Così pericolosa per la salute di tutti noi. NON SIAMO SOLI!

ASSEMBLEA PUBBLICA DEGLI ABITANTI DANNEGGIATI

 

SABATO 11 FEBBRAIO, ORE 15.30

SALA DI RAPPRESENTANZA DEL PALAZZO DELLA REGIONE – PIAZZA DANTE 16

Coordinamento Trentino No Tav, Rete dei Cittadini, comitati contro la Circonvallazione