Giù le mani dalla SLOI, non si gioca con la nostra salute!

Si terrà martedì 7 marzo, in Consiglio Provinciale a Trento, l’attesa discussione circa l’utilizzo dei 2 milioni di euro stanziati, a seguito di un emendamento di due deputate trentine, per indagare “l’estensione e la profondità” dell’inquinamento da piombo, piombo tetraetile e IPA (idrocarburi policiclici aromatici) nell’areale ferroviario fra la ex Sloi e la ex Carbochimica.

Le analisi effettuate dalla Azienda Provinciale per la Protezione ambientale nel 2004/2005 hanno già accertato che la presenza di piombo in due punti del rio Lavisotto, nel tratto in cui questo scorre sui terreni ex Carbochimica, testimoniando che negli anni è avvenuta una trasmigrazione di sostanze altamente inquinanti sotto i binari della attuale linea ferroviaria del Brennero.

RFI ha sempre negato che ci fossero inquinanti sotto le rotaie e vuole realizzare una trincea larga venti metri e profonda in media 9 metri, proprio sotto i binari della attuale linea del Brennero, trincea che sarà sede del raddoppio della linea del Brennero.

RFI interviene su quei terreni in totale spregio della salute e dell’incolumità della popolazione cittadina e rischia di innescare una pesante bomba ecologica. Infischiandosene persino dei deliberati del Parlamento, RFI vuole fare sei sondaggi di facciata sui terreni interessati dalla circonvallazione ferroviaria che dallo scalo Filzi arrivano a Roncafort, delegando poi alla cordata che ha vinto l’appalto (la Webuild, Ghella Spa, Collini e Overseace e SWS Engennering) l’eventuale caratterizzazione. Tutto questo nella prospettiva di ricercare il modo per far passare su quei terreni la circonvallazione invece che verificare preventivamente la possibilità che questo avvenga senza metterci in pericolo tutti e tutte.

Le aree fra ferroviarie fra la SLOI e la Carbochimica devono essere sottoposte ad un vero e proprio piano di caratterizzazione, dello stesso tipo e con le stessa caratteristiche che hanno interessato le aree Sito di Interesse Nazionale. I sondaggi vanno effettuati sia su un lato che sull’altro della linea ferroviaria e, utilizzando le tecnologie che permettono di sondare in obliquo, vanno realizzati anche sotto i binari. I prelievi devono essere almeno ogni 30 metri fino alla quota prevista per la realizzazione delle paratie, ovvero fino a meno 21 metri dal piano di campagna

NON PUO’ ESSERE RFI che realizza i sondaggi ma un ente terzo, non coinvolto nella realizzazione dell’opera e mentre viene effettuato lo studio di caratterizzazione e l’eventuale analisi di rischio non devono cominciare i lavori di realizzazione della circonvallazione, nè l’accantieramento, nè concretizzarsi gli espropri di fabbricati e di terreni.

Questo è il minimo che si possa pretendere dal Consiglio Provinciale per tutelare gli abitanti di Trento. E su questo misureremo le decisioni che prenderanno.

Non saremo più disposti ad accettare le sceneggiate di politici e di partiti che a chiacchiere si dicono attenti alla salute della popolazione ma che con il loro voto fanno esattamente il contrario!

LUNEDI’ 6 MARZO ORE 18

PRESIDIO SOTTO IL PALAZZO DELLA REGIONE

(PIAZZA DANTE)