Attenzione! Fughe di inquinanti tra via Brennero e via Maccani

Parlano chiaro le analisi, recentemente pubblicate, relative agli inquinanti emessi dai lavori di bonifica del Rio Lavisotto. Si tratta del cantiere che è partito alla fine dello scorso agosto nel Sito di Interesse Nazionale ex SLOI e Carbochimica, poco a monte del cavalcavia dei caduti di Nassirya.

Secondo i dati ufficiali i superamenti delle soglie di sicurezza sono stati registrati costantemente a partire almeno da ottobre 2022, fino agli ultimi rilievi di gennaio 2023, e riguardano sostanze tossiche e cancerogene: Benzene, Naftalene, Acenaftilene, Fenantrene, Fluorantene, Pirene, oltre che il piombo e le polveri totali.

La maggior parte degli sforamenti riguarda sia le acque sotterranee sia l’aria. Il tutto in una zona densamente popolata, a poca distanza da complessi condominiali, scuole, attività commerciali e ricreative.

Quello che sta succedendo è inaccettabile. La relazione dell’Agenzia Provinciale Opere Pubbliche che accompagna questi dati prende atto che la tecnica sperimentale adoperata nella bonifica non sta funzionando come dovrebbe. E, tuttavia, insiste nel dichiarare che i lavori debbano procedere rapidamente, utilizzando un’altra modalità operativa mai adeguatamente sperimentata.

Non siamo cavie da laboratorio e pretendiamo che le bonifiche vadano fatte con modalità ispirate al principio di precauzione. Una “bonifica” che ci avvelena va invece fermata fino a quando non ci siano garanzie reali per la nostra salute, testate in laboratorio e non sulla nostra pelle.

Non siamo ingenui. Sappiamo che questa vicenda è decisiva per quello che rischia di succedere nell’area SLOI/Carbochimica qualora partissero lì gli scavi della circonvallazione ferroviaria di Trento. Quest’ultimo progetto inizierà solo quando verrà realizzata la bonifica del Rio Lavisotto. Da ciò discende la spericolata fretta dei decisori pubblici nel portare avanti la bonifica a qualsiasi costo.

Ma se una bonifica di una roggia a 2 metri di profondità causa queste dispersioni nell’acqua e nell’aria, possiamo solo immaginare quello che succederebbe con gli scavi per il TAV previsti fino a 13 metri, in aree dove oltre agli idrocarburi sopra citati si trova il mortale piombo tetraetile.

STOP ALLA BONIFICA DEL LAVISOTTO FINCHE’ PRODUCE VELENI!

STOP IMMEDIATO AL PROGETTO DI CIRCONVALLAZIONE!

Martedì 28 marzo ore 18

Presidio in via Belenzani in occasione del Consiglio Comunale

Diamo appuntamento all’assemblea che si tiene tutti i sabati dalle 14 al Presidio contro la circonvallazione presso le Officine Odorizzi, in via Brennero di fronte all’OBI. Tutti i martedì alle 20.30 siamo in assemblea in via San Martino n. 43.

Un presidio permanente contro la circonvallazione con persone presenti tutti i giorni si trova nel parcheggio del condominio Le Fornaci, in via Brennero, dietro il Natura Sì.