Inquinanti sul Lavisotto. APPA, Provincia e Comune minimizzano. Noi non ci stiamo!

Oggi si è tenuta una conferenza stampa convocata da Provincia, APPA e Comune di Trento per cercare di ridimensionare l’importanza dei dati emersi dalle analisi presso la bonifica del rio Lavisotto.

L’atteggiamento di minimizzazione e negazione che riscontriamo in questa occasione è lo stesso a cui abbiamo assistito rispetto al pericolo degli scavi del cantiere della circonvallazione ferroviaria previsti nel sito inquinato SLOI e Carbochimica. 

Per questo riteniamo importante rispondere chiamando tutti a partecipare domani al presidio in via Belenzani in occasione della discussione del consiglio comunale proprio su questi temi.

Di seguito trovate una risposta nel merito a quello che le istituzioni sono venute a raccontare in questa conferenza stampa. E dopo una nostra relazione che prova a sintetizzare i contenuti di quanto di preoccupante emerge dalle discusse analisi del Rio Lavisotto

E, infine, una nota del prof. Claudio Della Volpe che spiega per quale motivo la metodologia impiegata per fare le analisi potrebbe addirittura aver prodotto risultati sottostimati relativamente agli inquinanti rilevati.

Buona lettura!


Dichiarazione circa la conferenza stampa di PAT, Comune, APPA ed altri

1. Chi smentisce chi?

I dati circa la dispersione di inquinanti in acqua e nell’atmosfera che la conferenza stampa congiunta di Comitati contro la circonvallazione, movimento No TAV e Rete dei Cittadini hanno fatto sabato 25 marzo 2023 non sono altro che il contenuto della relazione che il dirigente di APOT Mauro Groff ha inviato al Ministero dell’ Ambiente (competente primario per il disinquinamento dei Siti inquinati di Interesse Nazionale, SIN) e per conoscenza ad APPA (che oltre ad essere una Agenzia Provinciale è anche il braccio operativo del Ministero sul territorio della Provincia Autonoma di Trento).

E’ nelle analisi effettuate dalla ditta Zulberti (di Bolzano) per conto di Ecoopera che è scritto, come vedrete dal documento che allego alla presente dichiarazione, che i dati circa il benzene, il fluorene ed altri IPA pericolosi per la salute, sforano i limiti massimi di legge contenuti nelle tabelle allegate al codice dell’ Ambiente.

E’ sempre da detta documentazione che si ricava anche che il lavoro in ambiente confinato presenta delle carenze. In particolare è scritto che c’è dispersione quando il capannone viene aperto per l’ingresso dei camion ma anche che il sistema del jet grounding non impedisce completamente la dispersione in aria delle parti volatili delle sostanze e che si consiglia di sostituire il cemento con miscele siliconate.

E’ ancora dalle documentazioni inviate al Ministero che si viene a sapere che il Dirigente Groff è preoccupato di contestazioni ai lavori ora che ci si appresta a lavorare in aree più sensibili, con presenza maggiore di abitazioni, scuole, e del Campo Coni di Atletica Leggera e che i lavori saranno più lenti del previsto visto che il jet grouding si solidifica solo dopo 20 giorni.

2. CHI smentisce chi?

Di corsa oggi, a neppure 48 ore dopo la nostra conferenza stampa, senza aver chiesto la documentazione a nessuno dei relatori della stessa (e quindi senza neppure conoscere nel dettaglio quanto abbiamo dichiarato!) PAT, APPA, Comune di Trento e APOT indicono una conferenza stampa per smentire chi? La loro documentazione, quella che il Dirigente Groff ha mandato al Ministero dell’ Ambiente e spedito per conoscenza ad APPA?

3. Abbiamo detto, a ragion veduta, che i lavori di bonifica mettono in circolo inquinanti pericolosi.

Anche questo risulta dai dati e dai campionamenti circa la bonifica delle Rogge.

In alcuni campionamenti il piombo in aria risulta ben 7 volte superiore di quello misurato prima dell’ inizio lavori e ciò nonostante si usi un metodo scientificamente sbagliato per fare i raffronti.

Mentre per le acque si sforano i limiti del codice dell’ ambiente per l’aria i lavori fanno aumentare di sette volte ( ed in altri casi 4 e 5 volte) il piombo, e questo nonostante i campionamenti avvengano quando le temperature sono assai diversa da quelle estive, dove i livelli del piombo in atmosfera erano inferiori a 0,003 milligrammi per metro cubo.

E’ davvero singolare, e tragicamente evidente nelle dichiarazioni di alcuni organi istituzionali, che quello che è il valore massimo di legge degli inquinanti in aria venga fatto passare come il limite minimo, per cui se un elemento sfiora il limite questi traggono la conclusione che l’inquinamento non c’è.

E’ con questa logica che nel passato si sono alzate le soglie, incuranti dei danni all’ ambiente ed ai cittadini

4. E’ dai dati mandati al Ministero dell’ambiente che si evince che il piombo ha attraversato i confini catastali e dall’ex Sloi ha interessato anche l’area ex Carbochimica e che quindi è anche sotto in binari della linea storica del Brennero.

Che si aspetta ad utilizzare i soldi stanziati dallo Stato per verificare l’inquinamento sotto i binari per caratterizzare, con le stesse modalità adoperate per la caratterizzazione delle aree ex SLOI e di quelle ex Carbochimica, l’areale ferroviario nella parte che confina con le due ex aziende? Cosa che fra l’altro impone anche la condizione n. 7 del Comitato PNRR – PNIEC che ha approvato il progetto di circonvallazione sottoponendolo a 10 condizioni, alcune, come questa, da attuare “ante operam”, “prima della progettazione esecutiva


Documenti in allegato:

  1. Sintesi dalle discusse analisi del Rio Lavisotto
  2. Analisi dal professore Della Volpe sulla metodologia impiegata nelle analisi